lunedì 26 settembre 2011

Addio, Bonelli

Esiste un test, quello delle associazioni mentali.
Se pensate al Fumetto Italiano (con le iniziali maiuscole), l'associazione non può che essere "Sergio Bonelli". Perchè l'editore milanese è colui che, partendo dall'eredità del padre Gianluigi Bonelli, ha creato un impero fatto di storie e di generi, che spaziavano dal western alla fantascienza, dall'horror al noir, dallo storico al poliziesco, facendo sognare milioni di lettori in più di 50 anni di racconti.
Uomini così si è portati a pensare siano eterni. Purtroppo non è così.

Sergio Bonelli
Si è spento a 79 anni, Sergio Bonelli. In Italia ha innalzato il concetto di fumetto da semplice intrattenimento a vera arte del racconto.

Narrare tutta la sua storia sarebbe molto lungo, ma non meno affascinante.
Lo ricordiamo non solo come editore, ma anche come valente sceneggiatore (sotto lo pseudonimo di Guido Nolitta), che ha dato vita a personaggi epocali come Mister No e Zagor.
Quando poi decise di riversare tutte le sue forza solo al lavoro di editore, è riuscito a tenere sempre alto il nome dell'Italia, accompagnando nel corso degli anni i suoi fedeli lettori e avvicinandone di nuovi senza mai banalizzare le sue serie e mantenendo sempre quel gusto classico che ha portato a coniare il termine di Bonellide o Formato Bonelli nel mondo editoriale.

I suoi numerosi personaggi.

Disegnatori e sceneggiatori devono molto a Sergio, perchè approdare lavorativamente alla Bonelli è tutt'ora considerato il punto d'arrivo massimo per chi fa questo mestiere. E noi semplici lettori non possiamo che ringraziarlo per averci fatto conoscere così tanti maestri del racconto e la possibilità di avvicinarci a un mondo che aveva al suo interno molteplici personaggi ognuno diverso dall'altro, dove chiunque poteva trovare il suo eroe preferito secondo i propri gusti.

Ciao, Sergio. Oggi Tex, Dylan, Martin, Nathan e tutti gli altri tuoi personaggi sono un po' più tristi. E noi con loro...
Tauro

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